I molluschi della vasca di scarico del Palazzo Ducale di Ferrara.

2007 
EnglishDuring the archaeological excavation made in 2001 at Municipal Place in Ferrara, a pool containing waste originating from the palace of the Este dukes it was found. These deposits date back to XV century A.D. and contain ceramics, glasses, animal bones, vegetal remnants (seeds, fruits, wood and pollen), and molluscan shells. In the present contribution, we report about the study of the malacological materials. On the whole, about 6370 niches of molluscs were found, ascribable to the following sea species: Cerastoderma edule (Linneo, 1758) (3.391 valves), Donax trunculus Linneo, 1758 (1.239 valves), Chamelea gallina (Linneo, 1758) (1.147 valves) and Ostrea edulis Linneo, 1758 (581 valves). Due to the large dimensions of these specimens, it is possible to ascertain that these molluscs were selected and constituted a �first choice food� for the Este dukes. It is remarkable the absence of shells of other bivalve species that constitute now a day a common sea food on our tables, and also the almost complete absence of gastropods, with the exception of few land snails. This kind of analysis allowed to better define the typology of sea food available at that time, as well as to refine the interpretation of historical-literary sources. italianoIn occasione degli scavi archeologici effettuati nell�anno 2001 presso la Piazza Municipale a Ferrara e stata rinvenuta una vasca di scarico dei rifiuti relativa al Palazzo Ducale estense, il cui contenuto e stato analizzato. I depositi in essa conservati sono costituiti prevalentemente da ceramiche, vetri, resti osteologici di animali, resti di vegetali (semi, frutti, legni, pollini) e da nicchi di molluschi; dall�analisi delle ceramiche ritrovate sono stati datati al XV secolo d.C. (dati inediti). Oggetto di questo breve lavoro e l�esposizione dei risultati emersi dallo studio del materiale malacologico. Tali resti sono rappresentati da 6370 nicchi di molluschi, attribuibili, per la quasi totalita, alle seguenti specie marine: Cerastoderma edule (Linneo, 1758) (3.391 valve), Donax trunculus Linneo, 1758 (1.239 valve), Chamelea gallina (Linneo, 1758) (1.147 valve) e Ostrea edulis Linneo, 1758 (581 valve). Dall�analisi dei risultati appare evidente che si tratta di gusci di grandi dimensioni (riconducibili sicuramente a una prima scelta), che non sono riconoscibili altre specie di bivalvi marini ora comunemente presenti sulle nostre tavole e che sono quasi totalmente assenti i gasteropodi. E anche evidente la quasi totale assenza di molluschi terrestri. Nicchi attribuibili ad altre specie di molluschi marini o forme terrestri sono comunque stati ritrovati insieme a quelli sopra descritti, ma sono rappresentati da soli 12 campioni. Un�analisi di questo tipo ci ha permesso di confermare e precisare l�interpretazione delle fonti storico-letterarie; dando soprattutto informazioni strettamente pertinenti alle abitudini alimentari dell�epoca.
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