RICERCHE SUL LESSICOGRAFO PAPIA

Un breve inciso inserito in un testo di S. Gerolamo citato dal vescovo Bruno di Wurzburg nella sua Prefazione all'Expositio PsaU morum, tramanda la piu antica testimonianza sul lessicografo Papia: verum ne existimaretur vel nulla necessitate vel utilitate ista signa apposita, addidit B. Hieronymus in eadem epistola dicens: Quae signa ? scilicet obeli astericisque, sive ut "Papias dicitasterisci, dum per scriptorum negligentiam a plerisque quasi superflua relinquuntur, magnus in legendo error oboritur ? Essendo Bruno di Wurzburg morto nel 1045, dovremmo conside rare questa data il terminus ante quern dell'opera di Papia, se una testimonianza di circa due secoli dopo, fondata su un passo di Papia e assai nota agli studiosi, non mettesse in dubbio questo riferimento cronologico. II monaco Alberico delle Tre Fontane, nella sua Chro nica composta nel 1235 circa, scrive infatti: Anno 1053, 13. impera toris Henrici filii Conradi Papias librum suum, scilicet elementarium doctrine rudimentum, edidit, quod probatur per numerum annorum, ubi agit de etatibus seculi in prima littera et enumerando pertingit usque ad hunc annum 2. La data precisa viene dunque fissata in base ad un passo della opera di Papia, alia voce aetas, dove nell'elenco degli imperatori si giunge all9anno 1053, il decimoterzo, circa, di Enrico II: Regnum