Eaten Hearts and Supernatural Knowledge in Eiríks Saga Rauða

2018 
Abstract:  Chapter 4 of Eiriks saga rauða has long drawn the attention of scholars due to its detailed description of a s eiðr , a rare occurrence in Islendinga sǫgur as well as in sagas of other genres. The protagonist of the scene, a Greenlandic seiðkona named Þorbjǫrg, is depicted as a social functionary who creates a relationship with the supernatural world and acquires a deeper knowledge and foreknowledge concerning the surrounding area, for the benefit of the local community. The performance takes place during a great famine at the beginning of the eleventh century, and the semi-public ritual had the purpose of predicting when the dearth would come to an end. It consisted – among other things - of a ritual meal: a porridge of kid’s milk and of the cooked hearts of all the living creatures that inhabited the area. The present paper aims at casting light on this specific aspect of Þorbjǫrg’s s eiðr , and at contextualizing it within a wider literary and historical landscape. The intention is to integrate traditional interpretations with  observations on the importance of sympathetic magic in ancient and medieval Europe, and particularly in medieval Scandinavia. Riassunto: Il capitolo 4 della Eiriks saga rauða ha attratto l’attenzione degli studiosi gia da lungo tempo per via di una dettagliata descrizione di una seiðr, caso abbastanza raro nelle Islendinga sǫgur e in saghe di altro genere. La protagonista dell’episodio, una seiðkona della Groenlandia di nome Þorbjǫrg, viene dipinta come un “funzionario” con la capacita di stabilire un legame con il mondo soprannaturale e di acquisire una profonda conoscenza e prescienza riguardante l’area circostante, a vantaggio della comunita. Tale pratica semi-pubblica ha luogo durante una grave carestia all’inizio dell’undicesimo secolo, e ha lo scopo di predire quando essa finira. Essa consiste – tra le altre cose – di un pasto rituale: un porridge di latte di capretto e dei cuori cotti di tutti gli animali che vivevano nell’area. Il presente contributo si prefigge di gettare luce su questo aspetto specifico della seiðr di Þorbjǫrg, e di contestualizzarla all’interno di un piu ampio sfondo letterario e storico. L’intenzione e quella di integrare interpretazioni tradizionali tramite osservazioni riguardanti l’importanza della magia simpatetica nell’Europa antica e medievale, e in particolare nella Scandinavia nel medioevo.
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