[The complaint of suspected occupational disease: news, critical issues and applicative suggestions].

2017 
: Con il D.Lgs. n. 151 del 14 settembre 2015 il 24 settembre 2015 sono entrate in vigore le nuove disposizioni riguardanti il DPR 1124/65. Le maggiori novita avvengono con le modifiche all’art. 53 del DPR 1124/65 che trasferiscono l’obbligo dell’invio del certificato medico, allegato alla denuncia di infortunio e di malattia professionale, dal datore di lavoro al medico – “qualunque medico presti la prima assistenza a un lavoratore infortunato sul lavoro o affetto da malattia professionale” – in modalita telematica, direttamente o per il tramite della Struttura sanitaria competente al rilascio. Per le malattie professionali permangono, tuttavia, importanti criticita residue non facilmente superabili per il medico “generico”, non specialista in medicina del lavoro, a causa dell’impossibilita di conoscere i reali agenti eziologici ai quali il paziente/lavoratore puo essere esposto. Da questo deriva l’impossibilita di ipotizzare correttamente il legame tra un danno alla salute e il lavoro da parte del medico non specialista che di solito non conosce il ciclo lavorativo. Non esistono inoltre indicazioni per la individuazione di patologie non comprese nelle tabelle (DM 09.04.2008) e nelle liste (DM 10.06.2014), delle quali si deve valutare la possibile origine professionale. Risultano oggetto della stessa incertezza le patologie elencate nelle tabelle delle malattie professionali, ma non comprese nelle liste del DM 10.6.2014, quelle per cui esistono discrepanze nosologiche fra le tabelle delle malattie professionali e le liste del DM suddetto, oltre a quelle che il medico ritiene essere legate all’esposizione al lavoro, sebbene non presenti nei due elenchi. A queste problematiche si aggiungono alcuni elementi criticita che la normativa, ad oggi, sembra trascurare. In nessuno dei Decreti di riferimento e neppure nella recente normativa viene fatto alcuno cenno all’elemento chiave indispensabile per valutare secondo criteri tecnici e scientifici la ragionevole prima attribuzione dell’origine professionale di una sospetta tecnopatia: i risultati di una appropriata valutazione del rischio specifico riconosciuto come agente causale. Alla luce delle considerazioni trattate, viene proposta una via operativa di avvio di un sistema organizzato, tecnico e sostenibile di segnalazione dei casi di sospetta tecnopatia. Tale sistema si ritiene non possa prescindere dalla figura e del ruolo del medico specialista in medicina del lavoro, sia come medico competente aziendale nominato ai sensi del D.Lgs. 81/08, sia come figura inserita nei servizi sanitari territoriali e ospedalieri (in Lombardia, presenti nelle Agenzie di Tutela della Salute – ATS – e nelle Unita Operative Ospedaliere di Medicina del Lavoro UOOML delle aziende Socio Sanitarie territoriali – ASST), oltre che dalla valutazione dei rischi lavorativi (prevista dall’art. 17 del D.Lgs. 81/08). Altre finalita sono il superamento di prassi obsolete, la creazione di un canale costante di dialogo tra sanitari dei poli territoriali e dei poli ospedalieri, l’invio e acquisizione sistematizzata, strutturata ed efficiente delle segnalazioni, la tracciatura di tutte le segnalazioni di malattie professionali e la creazione senza soluzioni di continuita di un archivio dedicato. METHODS: We propose an operational way to create a technical and sustainable system of reporting suspicious technopathies. RESULTS: This system should be based on the figure and the role of occupational physician, both as a "competent" physician, according to the Legislative Decree n. 81/08 (in Italy), both as a doctor inserted in the community and hospital health services (in Lombardy these services are organized in the Health Protection Agencies - ATS - and in the Operative Unit Hospital of Occupational Medicine (UOOML of socio-territorial health companies - ASST). CONCLUSIONS: Complementarily, an organized reporting system should be based on risk assessment (according to art. 17 of Legislative Decree n. 81/08). Other aims are to overcome outdated practices, create a constant channel of dialogue between the territorial and the hospital health centers, send and capture in a structured and efficient way reports of technopathy, track all occupational disease reports and create a dedicated archive.
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