Malattie da prioni o encefalopatie spongiformi trasmissibili

2016 
Le malattie da prioni o encefalopatie spongiformi trasmissibili (TSE) sono malattie umane e animali, da tempo conosciute e che hanno la particolare caratteristica di essere trasmesse naturalmente o sperimentalmente. Sono anche definite dalla loro rarita, dal loro lungo periodo di incubazione e dalla loro evoluzione fatale senza remissione, senza alcuna reazione infiammatoria o immunitaria rilevabile, e da lesioni che associano spongiosi, rarefazione neuronale, gliosi astrocitaria e depositi di proteine anormali che assumono, a volte, l’aspetto di placche amiloidi. L’esatta natura dell’agente trasmissibile resta discussa e si continua a parlare di agente trasmissibile non convenzionale (NCTA), sottolineando, cosi, le sue caratteristiche fisicochimiche e biologiche particolari. Queste caratteristiche, associate al fatto che non e stato possibile evidenziare alcuna struttura indicativa di un microrganismo convenzionale e alcun acido nucleico specifico nei tessuti nonostante titoli infettivi elevati, hanno condotto Stanley B. Prusiner a emettere l’ipotesi di una proteina infettiva ( proteinaceous infectious particle [prione]). Il prione sarebbe la forma anormale di una proteina normale, la PrP, che, nella sua forma cellulare PrP c , e ancorata alla membrana delle cellule di molti tessuti, in particolare dei neuroni, ed e sensibile alle proteasi. E acquisendo una conformazione spaziale anomala che la PrP c e convertita in proteina prionica scrapie (PrP sc ), ricca di strati β plicati, che le conferiscono le sue proprieta di resistenza parziale alle proteasi e di aggregazione e insolubilita nei detergenti. Se il legame tra l’accumulo di PrP sc e l’insorgenza delle lesioni e discusso, la presenza di PrP sc e costante nel corso delle TSE e la sua evidenziazione e necessaria per la diagnosi di certezza. Interazioni tra l’agente infettivo e il corredo genetico dell’ospite svolgono un ruolo determinante nello scatenamento e nell’evoluzione di queste malattie. La scoperta del kuru, alla fine degli anni ′50, la comparsa di casi iatrogeni nel corso degli anni ′70, l’individuazione dell’encefalopatia spongiforme bovina nel 1985 e la rivelazione della sua trasmissione all’uomo dieci anni piu tardi spiegano l’interesse per queste malattie, ma anche i timori che esse hanno posto e pongono ancora per la salute pubblica. Esse restano, peraltro, anche un modello di ricerca appassionante perche appartengono allo stesso tempo al gruppo delle malattie neurodegenerative da accumulo di proteine, al gruppo delle malattie trasmissibili, ma anche al gruppo delle patologie genetiche, poiche alcune di esse sono a trasmissione mendeliana dominante.
    • Correction
    • Source
    • Cite
    • Save
    • Machine Reading By IdeaReader
    186
    References
    0
    Citations
    NaN
    KQI
    []