Le rôle protecteur de l'allèle non-porteur dans le diabète héréditaire

2005 
Dopo aver dimostrato che il diabete viene ereditato secondo un'eredita dominante, gli AA. analizzano la penetranza e l'espressivita del diabete, tenendo conto del fatto che il diabete dell'adulto deriva dagli eterozigoti ed il diabete giovanile dagli omozigoti. La ridotta penetranza e la varia espressivita del diabete dell'adulto fanno pensare che l'allelo non portatore svolga un ruolo importante nella comparsa o nella non comparsa del diabete. L'intervento di fattori mesologici nella comparsa del diabete dell'adulto e decisivo e fa pensare che l'allelo non portatore abbia un ruolo metabolico di protezione, ruolo che i fattori mesologici potrebbero diminuire (usare) durante la vita. E' piu difficile ammettere che questi fattori agiscano esacerbando il ruolo degli alleli mutanti. Il diabete giovanile che caratterizza lo stato omozigote e molto piu uniforme nella sua gravita e compare precocemente nella vita, senza richiedere generalmente l'intervento di fattori mesologici. Al contrario, il polimorfismo clinico del diabete dell'adulto suggerisce che i fattori mesologici agiscano a livello dell'allelo non portatore e riducano il loro effetto protettore. In questo senso la capacita metabolica dipenderebbe dallo stato di equilibrio esistente tra i due alleli antagonisti dell'eterozigote. Questa interpretazione costituisce la base teorica della profilassi del diabete ereditario, il cui scopo sarebbe di risparmiare il ruolo protettore dell'allelo non portatore.
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