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Il diritto di accesso ad internet

2008 
Il tema dell'accesso alle nuove reti di comunicazione e certamente un tema centrale nella societa contemporanea. Ad esso il sociologo Jeremy Rifkin ha dedicato un prezioso volume, nel quale sottolinea che l'inclusione e l'accesso, non l'autonomia e il possesso, sono nella economia delle reti (intese come infrastrutture, ma anche come relazioni tra gli individui) gli «indici piu importanti della liberta dell’individuo» (Rifkin, 2000). Muovendo da tali premesse, Rifkin afferma innanzitutto che e compito dello Stato garantire a ciascun individuo il «diritto ad accedere alle infinite reti ‐ sia nello spazio geografico sia nel cyberspazio ‐ attraverso cui gli uomini interagiscono», e insinua il dubbio che ad oggi gli Stati non si siano adoperati in tale direzione. Numerose sono state negli anni le opere dedicate alla questione dell’accesso alla tecnologia; da tutte sembra emergere un dato comune: parti consistenti della popolazione mondiale sono escluse del tutto dal nuovo sistema tecnologico; ed anzi la sequenza differenziale dell’accesso al potere della tecnologia di popoli, paesi e aree geografiche costituisce senza dubbio una causa decisiva dell’ineguaglianza della nostra societa. Secondo il sociologo Castells, inoltre, le «aree disconnesse» sono «discontinue in termini culturali e spaziali», trovandosi tanto nelle banlieues francesi, quanto nelle baraccopoli in Africa o nei quartieri degradati della Cina e dell’India. A cio si contrappone la connessione efficiente alla nuova rete tecnologica di funzioni, gruppi sociali e territori del globo dominanti. (Castells, 1996). Il sistema multimediale odierno, o sistema della convergenza, - ricorda ancora Castells ‐ e caratterizzato dall’integrazione tra i diversi media ma soprattutto da un elevato potenziale interattivo, che determina una crescente stratificazione sociale tra gli utenti, all’opposto esatto del potere culturale unificatore prodotto dalla televisione di massa. Sulla base di queste considerazioni, si puo forse affermare che il riconoscimento del diritto di accesso alla rete come nuovo ed autonomo diritto dell'era tecnologica dipendera dalle scelte sociali e politiche compiute a livello istituzionale, dai singoli Stati e dalla comunita internazionale. Una prima proposta in tale direzione, ovvero nel senso di riconoscere
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