Un'interpretazione junghiana dell'amore nella lettura della fiaba La Bella e la Bestia

2002 
Partendo dalla lettura della fiaba de La Bella e la Bestia, l’articolo presenta alcune considerazioni sul tema dell’Amore, intendendo mostrare come una lettura junghiana di alcuni aspetti della relazione amorosa non solo abbia anticipato molti concetti poi valorizzati in ambito postfreudiano dai teorici delle relazioni oggettuali, ma permetta di ampliare le considerazioni sul significato e il valore di certe modalita relazionali. La lettura della fiaba vuole offrire un’interpretazione dei diversi livelli dell’esperienza amorosa come metafora della forza propulsiva dell’amore nell’aprire la via d’accesso a possibilita psicologiche differenziate, oltrepassando il determinismo legato alla storia personale e/o all’identita di genere. L’Autrice considera come i concetti junghiani di Anima e Animus possano assumere il valore non solo di una funzione relazionale riferita alla controparte sessuale, ma anche di guida alla trasformazione psicologica. Esamina in un ottica individuativa i passaggi in cui la tensione verso l’Altro assume il valore di funzione esistenziale che sposta la prospettiva oltre i confini della individualita.
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