La sordità nell'anziano: quali problemi nella riabilitazione audioprotesica

1995 
Nel soggetto anziano la perdita uditiva si accompagna a forme di degrado extrauditivo che inficiano il rapporto sociale del soggetto isolandolo dall’ambiente in cui vive. La presbiacusia riduce infatti l’intellegibilita delle parole e la comprensione del messaggio verbale. La perdita uditiva dell’anziano e, nella maggioranza dei casi, rimediabile attraverso l’applicazione di un sussidio protesico; le tipiche modificazioni uditive di tale paziente rendono questa fase particolarmente complessa e obbligano ad un periodo di adattamento e riabilitazione che va condotto da personale specializzato. Tale periodo riabilitativo e utile per far si che il soggetto familiarizzi con i nuovi suoni amplificati dalla protesi acustica e associ a questi i segni acustici che aveva immagazzinati nella memoria. L’esperienza ottenuta dagli AA evidenzia come un migliore adattamento della protesi abbia migliorato l’accettabilita di questa da parte del presbiacusico. Inoltre si evidenzia come la riabilitazione debba risvegliare il desiderio alla comunicazione e all’identificazione delle voci e dei rumori ambientali. L’opera riabilitativa deve infondere nell’anziano fiducia nel suo nuovo modo di sentire rendendo il soggetto consapevole che la perdita uditiva e un evolversi fisiologico di una ulteriore fase della vita. PAROLE CHIAVI Sordita, Protesi acustica, Riabilitazione acustica.
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