Valutazione dello stato sanitario di Turdidi da richiamo in gabbie di dimensioni tradizionali o maggiori. Parte II: parametri ematologici ed ematochimici

2014 
In quattro specie di uccelli del genere Turdus (Merlo, Cesena, Tordo bottaccio e Tordo sassello), sono stati valutati, con cadenza mensile nel corso di un anno, parametri ematologici ed ematochimici indicatori di stress e/o di possibili alterazioni a carico del metabolismo proteico e glucidico, nonche enzimi spie di eventuali lesioni muscolari (GR, PCV, GB, formula leucocitaria, proteine totali, acido urico, glicemia, CK e AST). Differenze significative tra i soggetti tenuti in gabbie di dimensioni differenti sono emerse, tra i parametri ematologici, per i granulociti eterofili ed il rapporto eterofili-linfociti (Et/L) che hanno mostrato valori piu elevati nei soggetti tenuti nelle gabbie di dimensioni maggiori e, tra i parametri ematochimici per le attivita enzimatiche (AST e CK) che sono risultate piu elevate nei soggetti delle gabbie piccole. La Cesena e la specie che ha presentato le variazioni maggiori. I valori piu elevati, nelle gabbie grandi, degli eterofili e del rapporto Et/L, tipico quest’ultimo di una condizione di stress anche acuto, potrebbero in parte essere imputabili allo stress connesso con le operazioni necessarie per il prelievo di sangue, che e risultato in effetti piu difficoltoso per i soggetti in gabbia grande. Nel corso del periodo sperimentale questi parametri hanno comunque mostrato una tendenza alla diminuzione, a testimonianza dell’adattamento degli animali alle manipolazioni e alla condizione di cattivita. I valori elevati di attivita enzimatiche muscolari nei soggetti delle gabbie piccole, piu evidenti per Cesenae Merlo, sembrerebbero invece indicativi di uno scarso trofismo muscolare, legato alla minore possibilita di movimento. Le alterazioni muscolari sono anch’esse probabilmente evidenziate dalle operazioni di cattura. Nel Tordobottacci e nel Tordosassello non si osservano differenze tra i soggetti dei due tipi di gabbie. Sembra quindi di poter concludere che, almeno per Cesena e Merlo, le due specie di dimensioni maggiori, sia preferibile la permanenza in gabbie che consentano una liberta di movimento superiore a quelle tradizionali. Nel corso del periodo sperimentale sono inoltre emerse, accanto a differenze quantitative nei  parametri esaminati, che rappresentano verosimilmente differenze di specie, anche variazioni che potrebbero essere imputabili a  particolari  condizioni ambientali (temperature elevate) o momenti fisiologici (periodomigratorio).
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