Trattamento riabilitativo in paziente sottoposto ad intervento di dartevelle per tumore di pancoast: studio di un caso

2008 
I tumori del solco polmonare superiore sono di raro riscontro nella pratica clinica, e rappresentano meno del 5% di tutti i carcinomi broncogeni1. Anche se esiste una controversia sulla loro esatta definizione, viene generalmente accettato che essi possano essere definiti tumori polmonari primitivi che interessano l’apice della gabbia toracica e sono solitamente associati a dolore alla spalla e/o al braccio2,3. Nel 1932, Pancoast fu il primo ad osservare in quattro pazienti un quadro clinico simile caratterizzato da dolore alla spalla e al braccio, ipostenia e ipomiotrofia della mano e sindrome di Horner omolaterale, in associazione con una lesione localizzata all’apice polmonare4. Fu successivamente Tobias ad individuare l’origine polmonare del tumore5. I tumori di Pancoast tendono ad infiltrare la fascia endotoracica e coinvolgono, per estensione diretta, i tronchi inferiori del plesso brachiale, il ganglio stellato, la catena simpatica e le adiacenti coste e vertebre. La sintomatologia iniziale e caratterizzata da dolore localizzato alla spalla ed al bordo vertebrale della scapola (interessamento radicolare C8 T2); tardivamente il dolore si estende seguendo il territorio di distribuzione del nervo ulnare lungo il braccio ed il gomito (coinvolgimento T1) ed infine lungo la faccia ulnare dell’avambraccio e della mano (eminenza ipotenar) con ipotrofia ed iporeflessia dei corrispondenti muscoli. Il dolore e costante, molto severo e senza remissioni4. L’approccio chirurgico rimane ancora oggi assai complesso per il tipo di localizzazione anatomica e per la tendenza di questi tumori ad infiltrare strutture vitali adiacenti alla parete endotoracica. Prima del 1950 i tumori di Pancoast erano considerati inoperabili e, per la loro aggressivita, rapidamente fatali. Il primo intervento di exeresi fu fatto nel 1950 da Chardac e McCallum mentre i primi casi che hanno potuto beneficiare di questo tipo di intervento risalgono alla meta degli anni ’50. La tecnica chirurgica subisce variazioni a seconda della localizzazione del tumore, della sua estensione e delle strutture extrapolmonari interessate. Nell’ intervento descritto originariamente da Paulson l’approccio avveniva attraverso una toracotomia postero-laterale, trattandosi di una serie di neoplasie posteriori dell’apice polmonare6. In caso di neoplasie a localizzazione anteriore la via d’accesso proposta da Paulson puo non permettere la dissezione delle strutture contenute nelle fossa sapraclaveare. Dartevelle ha descritto un approccio trans-toraco-cervicale anteriore per l’asportazione di tumori del solco polmonare superiore che hanno invaso le strutture 1S.C. Medicina Fisica e Riabilitazione Universitaria, Universita degli Studi di Foggia, Foggia; 2U.O. Chirurgia Toracica OO.RR. Foggia; 3Department of General Thoracic Surgery, Hospital Clinic, Universitat de Barcelona, Barcelona, Spain
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