Polmonite interstiziale secondaria a trattamento con everolimus in un paziente portatore di trapianto renale: un case report

2013 
Gli inibitori di mTOR (mTORi, mammalian target of rapamycin; sirolimus ed everolimus) sono stati introdotti in clinica nel tentativo di migliorare le strategie terapeutiche in corso di trapianto d'organo, garantendo un adeguato potere immunosoppressivo ed evitando la nefrotossicita propria degli inibitori delle calcineurine. Inoltre, nel corso del tempo, e emerso dalla letteratura un buon potenziale antineoplastico e cardioprotettore di questa categoria farmacologica. Comunque, come altri immunosoppressori, tali farmaci sono accompagnati da effetti collaterali, spesso dose dipendenti, reversibili dopo minimizzazione o sospensione del farmaco. A tal proposito, sono sempre piu evidenti le segnalazioni di quadri polmonari patologici correlati all'uso degli mTORi. Di seguito viene riportato il caso di una giovane donna nefrotrapiantata, in follow-up presso il nostro Centro e ricoverata per un quadro clinico caratterizzato da febbre e tosse persistente non responsivi alla terapia antibiotica. La TC Torace, al momento della ammissione nel nostro reparto, evidenziava un quadro molto suggestivo di polmonite organizzata o infiltrati interstiziali (BOOP), verosimilmente iatrogeno secondario all'uso cronico di everolimus. Sulla base della suddetta diagnosi abbiamo ridotto significativamente la posologia dell'mTORi raggiungendo trough level stabili di 2.5–3 ug/L. Dopo alcuni giorni dalla modifica terapeutica abbiamo assistito al miglioramento del quadro clinico con la defervescenza della paziente e la riduzione della sintomatologia polmonare. Inoltre, le ricerche microbiologiche e neoplastiche effettuate su broncoaspirato sono risultate negative. In 15^ giornata, la paziente eseguiva una nuova TC Torace di controllo che evidenziava, dopo confronto con la precedente, notevole attenuazione delle multiple aree di addensamento. A distanza di tre mesi, il quadro polmonare e ulteriormente migliorato, la funzionalita renale e stabile e le condizioni cliniche della paziente sono buone. Il nostro caso clinico descrive una verosimile Lung Syndrome correlata all'uso di everolimus risolta soltanto con significativa riduzione della posologia del farmaco. La nostra esperienza potrebbe essere utile per il trattamento delle complicanze polmonari sempre piu frequenti nei pazienti nefrotrapiantati trattati con inibitori di mTOR.
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