Gli inibitori della ricaptazione della serotonina in gravidanza e allattamento

2007 
Circa il 10% delle donne in gravidanza ha una depressione maggiore o piu in generale una sindrome depressiva.1 Tale condizione si associa a un rischio aumentato di aborto spontaneo e, in caso di gravidanza che procede, di ritardo nella crescita intrauterina del feto, di basso peso alla nascita (<2.500 g), di bimbi piccoli per l’eta gestazionale (<10° percentile) e di basso punteggio di Apgar alla nascita.2 I dati sinora disponibili non consentono in realta di stabilire una relazione di tipo causa-effetto tra depressione e questi esiti, anche se vengono chiamati in causa da osservazioni condotte nel modello animale il possibile aumento del cortisolo e delle catecolamine, osservato nelle condizioni di stress, con incremento delle resistenze vascolari uterine e conseguente riduzione del flusso placentare e iposviluppo del feto,3 oppure l’aumentato rilascio ormonale da ipotalamo, ipofisi e placenta e parto pre termine.4 Oltre agli effetti dei farmaci sul feto occorre pero valutare anche le conseguenze di una depressione non trattata adeguatamente. Uno studio pubblicato nel 2006 ha confrontato il rischio di ricaduta di depressione maggiore in gravidanza fra due gruppi di donne depresse (in totale 201 pazienti), le une che hanno proseguito la terapia durante la gestazione, le altre che l’hanno interrotta: l’interruzione della terapia aumentava significativamente il rischio di ricomparsa si ricaduta di depressione maggiore (hazard ratio 5, limiti di confidenza al 95% da 2,8 a 9,1).5 Altri studi hanno rilevato alterazioni comportamentali della donna gravida depressa non curata che possono condurre a malnutrizione, ridotta frequenza di assunzione dell’acido folico come prevenzione per i difetti del tubo neurale, aumentata tendenza al consumo di alcol e fumo di sigarette e maggior rischio di suicidio.6,7 Infine, e stato dimostrato che la depressione post partum e piu frequente nelle donne che erano depresse e non in terapia farmacologica durante la gravidanza.8 In sintesi, specie per le forme di depressione piu gravi, sembra importante proseguire la terapia antidepressiva in gravidanza, scegliendo ovviamente quella che comporta meno rischi per il ferto. In genere, i farmaci stabilizzatori dell’umore come il litio, la carbamazepina e l’acido valproico, sono considerati pericolosi perche possono aumentare il rischio di malformazioni, anche se negli ultimi anni si sta rivalutando la sicurezza di questi farmaci sulla base di nuovi dati epidemiologici. Sono in genere considerati piu sicuri invece gli antidepressivi triciclici,9 gli inibitori della ricaptazione della serotonina (SSRI)10 e gli antidepressivi atipici come la venlafaxina, la mianserina, la mirtazapina e il trazodone.11
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