Interdipendenza strategica fra Autorità di concorrenza e Autorità di regolazione nelle Comunicazioni elettroniche

2008 
La teoria economica della regolazione prevede una netta distinzione fra regolazione e tutela della concorrenza e, quindi, fra le Autorita pubbliche preposte al loro enforcement. Nella realta europea, soprattutto nei mercati delle comunicazioni elettroniche, sono invece progressivamente emerse sovrapposizioni funzionali e di competenze fra le Autorita di regolazione settoriale e le Autorita di tutela della concorrenza. Per quanto concerne in particolare la realta italiana, prendendo in esame le attivita concrete di regolazione e di tutela della concorrenza nelle comunicazioni elettroniche, e evidente che tali attivita non sono funzionalmente caratterizzate da una netta distinzione, ma da "influenze" reciproche. Il presente lavoro cerca di analizzare, seppur in modo semplificato, tali interazioni. Dall'analisi del quadro normativo-istituzionale e dal suo enforcement si argomenta da un lato una sostanziale sostituibilita funzionale fra le attivita delle Autorita e dall'altro la presenza di obiettivi istituzionali di massimizzazione del benessere complessivo. Sotto queste ipotesi, il lavoro osserva come, nel caso concreto di decisioni indipendenti, gli investimenti in effort delle due Autorita sono sostituti strategici, ovvero all'aumentare di uno corrisponde una diminuzione dell'altro e viceversa. Successivamente viene constatato come, assumendo la presenza di un bias pro-consumatore nella funzione obiettivo della Autorita di concorrenza, si crei una diminuzione del benessere complessivo rispetto ad un contesto unbiased. Tale diminuzione non puo essere completamente ristorata da una variazione nel design istituzionele dell'altra Autorita. Ovvero un'attivita biased dell'Autorita di regolazione non puo riportare all'ottimo, ma puo comunque ridurre la perdita di benessere. Nel caso qui rilevante di decisioni independenti (dove gli effort sono sostituti strtegici), controintuitivamente, la soluzione di second best in presenza di un bias pro-consumatore dell'Autorita di concorrenza e rappresentata da un bias nella stessa direzione da parte dell'Autorita di regolazione, una attivita cioe anche per quest'ultima pro-consumatore. Successivamente viene presa in esame una configurazione istituzionale dove le Autorita non siano completamente indipendenti dal Governo, descrivendo questa situazione in termini di preferenze di breve periodo. Si osserva, anche in tale circostanza, un'allocazione sub-ottimale delle risorse. Da ultimo e preso in considerazione il ruolo della Commissione europea, come gerarchicamente sovra-ordinata all'Autorita di regolazione. Intuitivamente, in questo caso l'attivita dell'Autorita di regolazione tende ad adeguarsi verso le preferenze della Commissione. In questo processo di "armonizzazione", si osserva tuttavia come l'intervento della Commisione migliori il benessere complessivo solo se l'attivita di quest'ultima e biased nello stesso senso dell'Autorita di concorrenza. Ad esempio nel caso in cui la Commissione eserciti il suo controllo con un bias pro-consumatore, quando lo e anche l'Autorita di concorrenza, oppure quando la Commissione abbia preferenze di lungo periodo, nel caso in cui l'Autorita di concorrenza sia indipendente dal Governo e l'Autorita di regolazione invece non lo sia completamente.
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