Riflessioni ed esperienze sull’approccio chirurgico al bambino disabile

2010 
Nel paziente disabile e molto elevata l’incidenza di alcune patologie di potenziale interesse chirurgico: malattia da reflusso (presente nel 75% circa dei casi), disfagia, malnutrizione, scialorrea, stipsi ostinata. Il reflusso deve essere oggetto di accurata valutazione diagnostica con scintigrafia gastroduodenale, endoscopia esofagea, Phmetria per distinguere i casi in cui l’intervento puo essere risolutivo da quelli in cui sono molto probabili le recidive: in quest’ultimo caso e preferibile la somministrazione cronica di omeprazolo. La disfagia e la malnutrizione hanno una prognosi e un decorso decisamente migliori da quando e possibile ricorrere alla PEG, che puo anche coesistere con una parziale (ma comunque gratificante) alimentazione per bocca. Un’altra strategia che si e dimostrata utile per evitare la malnutrizione e l’alimentazione tramite PEG durante la notte e l’alimentazione per bocca durante il giorno. Bisogna pero tener presente che l’intervento per la PEG presenta peculiari difficolta tecniche nei prematuri a basso peso, nei soggetti gia operati all’addome per altre patologie e in quelli affetti da grave scoliosi. In casi selezionati la PEG deve essere convertita in una digiunostomia. La scialorrea, che puo essere causa di broncopolmoniti da aspirazione, si puo controllare con un intervento di legatura dei dotti salivari; nella nostra esperienza ha dato risultati molto soddisfacenti l’intervento di asportazione trans-orale delle ghiandole sottolinguali. Infine, la stipsi resistente alle nuove terapie lassative (Macrogol) viene da noi trattata con la ciecostomia percutanea, che consente efficaci lavaggi anterogradi del colon.
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