La Crisi Covid-19. Impatti E Rischi Per Il Sistema Finanziario Italiano in Una Prospettiva Comparata (The Covid-19 Crisis. Impacts And Risks For The Italian Financial System In A Comparative Perspective)

2020 
Italian Abstract: Il presente Rapporto fa il punto sull’impatto delle conseguenze economiche della pandemia da Covid-19 nel primo semestre 2020 esaminandone l’evoluzione nel contesto sia domestico sia internazionale. La diffusione della pandemia a livello globale e stata asincrona e si e tradotta, nell’ambito delle economie coinvolte, in uno shock esogeno e simmetrico che ha colpito in simultanea il lato della domanda e il lato dell’offerta. Rispetto a precedenti crisi di natura endogena al sistema economico-finanziario, risulta complesso prevedere gli sviluppi e l’intensita dello shock in ragione dell’indeterminatezza dei fattori attinenti alla dinamica della pandemia. Sono chiari tuttavia i meccanismi di trasmissione della crisi, nell’ambito dei quali i mercati finanziari e il sistema bancario, pur non essendone l’epicentro, giocano un ruolo importante potendone amplificare gli effetti, cosi come e chiaro che nel complesso la portata e l’intensita della crisi dipenderanno dalle condizioni di partenza e dalle misure di policy a sostegno dell’attivita economica. L’Italia, al pari dell’area euro, e stata colpita in una fase in cui l’economia gia sperimentava segnali di rallentamento; le imprese non finanziarie quotate gia evidenziavano una decelerazione dei tassi di crescita del fatturato e della redditivita piu marcata di quella dei competitors europei, distinguendosi al contempo per il maggior indebitamento; gli indici del mercato azionario domestico rimanevano nella maggior parte dei casi su livelli cronicamente inferiori a quelli precedenti la crisi globale del 2008. Su altri versanti, le condizioni di partenza non destavano particolari preoccupazioni. Le finanze pubbliche mostravano un deficit di bilancio sotto controllo e sui mercati primario e secondario del debito sovrano prevalevano condizioni distese; il sistema bancario domestico godeva di una maggiore solidita grazie alle operazioni di patrimonializzazione e al miglioramento nella qualita del credito registrati negli ultimi anni; le famiglie, a fronte di una crescente preferenza per la liquidita, rimanevano caratterizzate da un basso livello di indebitamento e da uno stock elevato di ricchezza finanziaria in rapporto al reddito disponibile. Al sopraggiungere della pandemia e delle relative misure di contenimento, il crollo dell’attivita e della domanda unitamente al calo dell’occupazione e del reddito disponibile hanno amplificato le vulnerabilita preesistenti e i timori relativi alla sostenibilita del debito, pubblico e privato. I mercati finanziari italiani e internazionali hanno prontamente riflesso le dinamiche in atto, registrando nel mese di marzo una forte flessione dei corsi azionari e un aumento dei rendimenti dei titoli obbligazionari pubblici e privati. Dall’inizio dell’anno, in particolare, nel confronto con i principali paesi dell’area euro, il mercato azionario italiano ha registrato il calo piu significativo dopo quello del mercato spagnolo. Nel secondo trimestre del 2020, i mercati hanno recuperato parzialmente le perdite grazie alle straordinarie misure di politica monetaria e di bilancio annunciate e adottate a livello globale, nell’area euro e in ambito domestico. Nel complesso i rischi rimangono fortemente al ribasso. La pandemia non e stata ancora superata e la convivenza con il virus continuera a generare ripercussioni economiche e sociali piu o meno accentuate a seconda della capacita dei paesi colpiti di circoscrivere prontamente i nuovi focolai di infezione e in funzione della ampiezza e della tempestivita delle misure di bilancio e di politica monetaria. La crisi in atto consegna alcune lezioni fondamentali. La prima concerne la necessita di affinare e sviluppare strumenti di indagine che possano soddisfare le esigenze conoscitive dei policy makers in modo efficace, nonostante il contesto dominato dalla forte incertezza. Rispondono a questa necessita, ad esempio, le analisi di scenario e i nuovi approcci di indagine basati sulla combinazione di modelli epidemiologici e macroeconomici e sull’utilizzo dei cosiddetti dati real-time e ad alta frequenza, in grado di cogliere variazioni nelle aspettative degli operatori che anticipano l’andamento delle variabili macroeconomiche oggetto delle decisioni di policy. La seconda importante lezione riguarda la necessita di coordinamento a livello internazionale per la definizione e l’attuazione di misure di contrasto alla crisi adeguate e tempestive. La collaborazione internazionale e indispensabile anche per mitigare i rischi al ribasso derivanti dalle tensioni geopolitiche a livello globale, accentuate dalla crisi Covid-19, e per contenere le ripercussioni derivanti dall’uscita del Regno Unito dall’Unione senza un accordo. Oltre a incidere pesantemente sulla crescita economica dei paesi coinvolti, la pandemia sta anche innescando ovvero contribuendo ad accelerare processi potenzialmente idonei a modificare radicalmente il contesto socio-economico di riferimento. Si ricordano, in particolare, la digitalizzazione dei servizi finanziari e gli investimenti sostenibili, che potrebbero richiedere un aggiornamento delle priorita nelle agende dei regolatori e delle autorita di vigilanza sui mercati finanziari laddove esse fossero definite sulla base di aspettative su ritmi di sviluppo dei fenomeni citati oramai superate. Nel complesso la crisi Covid-19 restituisce a regolatori e autorita di vigilanza, dei mercati finanziari e non solo, una realta profondamente cambiata e che in prospettiva potrebbe evidenziare ulteriori evoluzioni. E dunque importante potenziare la capacita di cogliere con tempestivita gli sviluppi in atto e i relativi effetti sul sistema economico-finanziario. Al fine di innalzare l’efficacia della regolazione e della vigilanza e dunque importante rafforzare l’approccio data driven, gia adottato in risposta alla crisi finanziaria del 2008, anche ampliandone il perimetro di applicazione e utilizzando strumenti propri della data science e della data analytics. English Abstract: The present Report analyses the economic impact of the Covid-19 pandemic as of the first semester of 2020 both in the domestic and in the international framework. The pandemic is a shock exogenous to the economic and the financial system, that symmetrically hit the supply and the demand side. It has also spread asynchronously over the globe, thus contributing to the persistence of its economic consequences. Many uncertainties about its severity and length make it difficult to forecast the development of the crisis, although it is clear that financial markets and the bank sector may become an amplifier of the shock and that pre-existent vulnerabilities as well as policy measures will be key to defeat the crisis. At the upsurge of the Covid-19 disease, Italy was already experiencing a weak economic growth; Italian non-financial, listed firms were showing a profitability growth lower than their European peers; domestic stock market has never recovered the levels achieved before the 2008 global financial crisis. At the same time, public deficit was under control as well as the conditions prevailing on sovereign debt markets; Italian banks were more resilient than they were in the past; households remained characterised by low debt levels and a high ratio of financial wealth to disposable income. The lockdown introduced in Italy last March as a containment measure of the pandemic has severely affected both the supply side and the demand side of the economy. Similar, although lower, effects were recorded in the major Eurozone countries. During the first term of 2020, both domestic and foreign financial markets experienced heightened turmoil and recorded severe losses only partially recovered in the following months thanks to the unprecedented policy measures adopted in the euro area and at the domestic level. Overall, the pandemic poses many downside risks to economic recovery, also because of the escalation of new Covid-19 cases across countries. The crisis also delivers some important lessons. First, policy makers need timely forecast of macroeconomic and financial risks, which only innovative analysis based on real-time and high frequency data may grant. Second, international cooperation is key, given the global dimension of the crisis and the looming risks driven by increasing geopolitical tensions and by a no-deal Brexit. Third, the pandemic is accelerating digitalisation of financial services and sustainable and responsible investments, that might require an update in the regulatory agenda. The Covid-19 crisis is deeply changing and will probably keep changing the economic and social framework. Both financial markets regulators and supervisors, as well as policy makers in general, need to develop tools and skills allowing a timely action whereas required by rapidly evolving conditions. The data driven approach already prompted by the 2008 global financial crisis need to be strengthened further, also through the application of investigation methods based on data science and data analytics.
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