Violenza verso i professionisti della salute mentale

2014 
L’idea che un medico possa essere obiettivo di violenza da parte di un paziente e spesso inconcepibile per la maggior parte dei caregiver, eppure i medici hanno un rischio significativo di essere aggrediti. In accordo al Department of Justice’s Crime Victimizatin Survey for 1993–1999 (Duhart, 2001), il tasso annuale di crimini violenti non mortali (stupri e aggressioni a sfondo sessuale, rapine ed aggressioni semplici ed aggravate) in tutte le occupazioni era del 12,6 per 1000 lavoratori. Per i medici il tasso era del 16,2 e per gli infermieri del 21,9; per gli psichiatri, tuttavia, il tasso raggiungeva il 68,2 per 1000; per il personale di vigilanza operante nel campo della salute mentale era del 69,0 per 1000, mentre per altri lavoratori della salute mentale si fermava al 40,7. Negli psichiatri che hanno collaborato con le indagini, il tasso di aggressione variava dal 3% al 40%, con una media del 40% (American Psychiatric Association, 1993; Davies, 2001; O’Sullivan e Meagher, 1998). Tra gli specializzandi in psichiatria, la percentuale di chi riportava di essere stato aggredito variava tra il 19% ed il 64% (American Psychiatric Association, 1993; Black et al., 1994; Coverdale et al., 2001; Schwartz e Park, 1999), con un alto tasso di aggressioni ripetute che variava dal 10 al 31% (Chaimowitz e Moscovitch, 1991; Fink et al., 1991; Milstein, 1987).
    • Correction
    • Source
    • Cite
    • Save
    • Machine Reading By IdeaReader
    35
    References
    0
    Citations
    NaN
    KQI
    []