Turismo in Italia: numeri e potenziale di sviluppo [Tourism in Italy: Figures and Potential for Development]

Italian Abstract: Il lavoro analizza le principali tendenze e le caratteristiche strutturali del settore del turismo in Italia, a cui sono riconducibili oltre il 5 per cento del PIL e oltre il 6 per cento dell’occupazione del Paese. Si mostra come negli anni piu recenti il sistema turistico nazionale abbia conseguito buoni risultati di crescita, sostenuti da una domanda internazionale di servizi turistici in rapida espansione e dal vantaggio competitivo di un patrimonio artistico e culturale con pochi eguali al mondo. A cio si sono accompagnati una ricomposizione dell’offerta alberghiera verso strutture di maggiore qualita e un ampliamento dell’offerta extra-alberghiera, sostenuto anche dalla diffusione della sharing economy e dei canali di intermediazione online. Si evidenziano pero potenzialita turistiche ancora inespresse – soprattutto nel Mezzogiorno, dove il settore appare ancora relativamente sottodimensionato – e possibili rischi associati alla crescente concentrazione dei flussi turistici in un numero ristretto di localita. Anche per far fronte a queste criticita, si argomenta l’auspicabilita di un coordinamento nazionale delle politiche turistiche, capace di fornire delle linee d’indirizzo stabili nel tempo. English Abstract: [The paper analyses the main trends and structural characteristics of the Italian tourism sector, which accounts for more than 5% of GDP and more than 6% of employment in the country. The study shows that in recent years the national tourist system has recorded a good growth performance, boosted by rapidly-expanding international demand for tourism services and by the competitive advantage of a unique artistic and cultural heritage. This has been associated with an upgrading of hotel accommodation in favour of higher-quality structures, and with an expansion of the non-hotel segment, partly fostered by the spread of the sharing economy and online intermediation. It is apparent, however, that some tourism potential still needs to be exploited – especially in Southern Italy, where the sector seems relatively undersized – and that potential risks are associated with the growing concentration of tourist flows in few locations. In order to cope with these problems, the paper argues that there should be a nationwide coordination of tourism policies, providing stable guidelines for the sector.]