Le mutilazioni genitali femminili. Analisi delle implicazioni culturali e commento alla “Legge Consolo”

2009 
Le ‘mutilazioni genitali femminili’ (MGF) sono tutte le pratiche che portano alla rimozione parziale o totale o ad altri danni dei genitali esterni femminili compiuti sulla base di motivazioni culturali o altre motivazioni non terapeutiche. Usualmente le MGF vengono distinte in diverse tipologie. Tipo I: Incisione o ablazione del prepuzio clitorideo. Tipo II: Asportazione o piu propriamente escissione del prepuzio clitorideo e/o di tutto il clitoride, con asportazione parziale o totale delle piccole labbra. Tipo III: Escissione completa del prepuzio clitorideo, delle piccole labbra e cruentazione delle grandi labbra, che vengono fatte aderire in modo da cicatrizzarle unite, ricoprendo meato uretrale ed introito vaginale. Costituisce l'infibulazione propriamente detta, ‘l’infibulazione faraonica’. Nonostante le mutilazioni genitali femminili vengano molto spesso considerate parte di alcune religioni, in realta esse hanno una valenza puramente culturale e sociale. Recentemente, e stata promulgata la Legge 09/01/2006 n. 7, recante “Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile”, strumento legislativo con un duplice intento: ‘formativo’ e ‘repressivo’. Vengono quindi analizzati i limiti di questa Legge, ovvero fino a che punto e possibile e soprattutto giusto reprimere, forzare o imporre? E’ nel convincimento che i nostri modelli sociali e culturali siano migliori, la chiave dell’eradicazione? O piuttosto nell’educazione e nell’aiuto? La questione e aperta per molte riflessioni.
    • Correction
    • Source
    • Cite
    • Save
    • Machine Reading By IdeaReader
    7
    References
    0
    Citations
    NaN
    KQI
    []