LONG-TERM REMISSION AND RECURRENCE RATES IN CUSHING'S DISEASE: PREDICTIVE FACTORS IN A SINGLE-CENTRE STUDY

2013 
K.I. Alexandraki, G.A. Kaltsas, A.M. Isidori, H.L. Storr, F. Afshar, I. Sabin, S.A. Akker, S.L. Chew, W.M. Drake, J.P. Monson, G.M. Besser, A.B. Grossman Eur J Endocrinol 2013; 168: 639-648 La malattia di Cushing, pur se malattia rara, e gravata da importante morbilita, mortalita, variabile tasso di remissione dopo intervento neurochirurgico (55-95%) ed elevato tasso di recidiva dopo remissione clinica e biochimica (20-30%). La variabilita del tasso di recidiva risente di numerosi fattori, quali la definizione di remissione biochimica, la dimensione e localizzazione del tumore, il tipo di intervento, l’abilita del neurochirurgo, ma soprattutto la lunghezza del follow-up. Considerando che l’insorgenza della recidiva esercita un’importante influenza sulla prognosi di questi pazienti, risulta di notevole interesse l’identificazione dei fattori predittivi di recidiva in questa popolazione. Questo studio ha analizzato 131 pazienti affett i da malattia di Cushing, seguiti in un unico centro per un periodo minimo di 6 anni dalla remissione clinica e biochimica. I pazienti sono stati suddivisi in pazienti “guariti” in presenza di iposurrenalismo e “in remissione” in presenza di normalizzazione dei livelli di cortisolo in assenza di stigmate cliniche. La recidiva e stata definita dalla mancata inibizione al test con desametasone e dall’aumento dei livelli di cortisolo. I fattori predittivi di possibile recidiva valutati sono stati: sesso, eta alla diagnosi, tipo e numero di interventi, positivita all’imaging, positivita all’esame istologico, insorgenza o meno di iposurrenalismo nell’immediato post-intervento, latenza per la normalizzazione della funzione dell’asse, concomitanti deficit ipofisari, complicazioni chirurgiche. La percentuale di remissione dopo neurochirurgia e stata del 72% per i microadenomi e del 42% nei macroadenomi, con una recidiva nel 22 e 33%, rispettivamente, durante un follow-up medio di 15 anni (range 6-29 anni). La recidiva di malattia si e verificata nel 14% a 5 anni, nel 20% a 10 anni e nel 24% oltre i 10 anni. Dall’analisi multivariata e emerso che il tempo di latenza per la ripresa dell’attivita dell’asse ipotalamo-ipofisi-surrene dopo l’intervento e il fattore predittivo piu significativo per l’insorgenza di recidiva; infatti, pazienti che hanno normalizzato l’asse entro 2 anni hanno presentato una recidiva in oltre il 50% dei casi, mentre pazienti che hanno normalizzato tale attivita a distanza di oltre 3 anni dall’intervento non hanno mostrato recidiva. Inoltre, non e stata trovata una differenza significativa nel predire una recidiva adottando criteri piu o meno restrittivi di iposurrenalismo. Nel complesso, i risultati dello studio sensibilizzano sulla necessita di un follow-up a lungo termine per i pazienti con pregressa malattia di Cushing, in quanto una condizione di recidiva si puo presentare anche a molti anni di distanza dalla guarigione. Lo studio evidenzia, inoltre, come nemmeno la presenza di criteri di remissione piu restrittivi, quali l’insorgenza e il protrarsi di uno stato di iposurrenalismo, sembra essere predittiva di assenza di recidiva, a suggerire che il rischio di recidiva di ipercortisolismo debba essere considerato in tutti i pazienti considerati guariti, compresi quelli con prolungato iposurrenalismo post-chirurgico.
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