Dall’anamnesi alla diagnosi: complessità del pensiero diagnostico ed errori cognitivi
2012
Le difficolta della diagnosi in medicina si correlano a numerosi fattori quali la natura di scienza basata sull’osservazione (studio del malato) che presenta notevole variabilita, il fondarsi su dati probabilistici, il numero elevato di patologie e sindromi, la rapida acquisizione di nuove conoscenze e tecnologie, l’accuratezza diagnostica degli esami di laboratorio e strumentali e la complessita del pensiero diagnostico. Tutto cio rende la medicina soggetta ad errori la cui comprensione, quando possibile, e indispensabile per evitare eventi avversi nel paziente, incremento del contenzioso medico-legale e stress ed adozione della medicina difensiva per il medico. Sino ad un terzo degli errori sono errori cognitivi dovuti ad un pensiero errato non in grado di condurre alla diagnosi. Ne sono stati descritti piu di trenta tipi. La possibilita di accrescere nel medico la consapevolezza dell’errore cognitivo e di ridurli mediante interventi formativi mirati e ben descritta in letteratura, sebbene i dati a supporto della reale efficacia di questi interventi siano ancora non numerosi. Rimane da comprendere con quale processo mentale e costruita la diagnosi e come sono sviluppati ed implementati i processi decisionali che conducono l’agire medico (decision making). E necessario per di piu sviluppare metodologie condivise in grado di valutare correttamente la qualita della formazione della quale vanno migliorati i contenuti teorici e le competenze pratiche dei percorsi decisionali. Gli Autori rivedono i dati della letteratura sugli errori cognitivi nella diagnosi medica con specifico riferimento alla possibilita di identificazione e riduzione mediante interventi mirati.
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