ANCORA SU ALESSANDRO MANZONI E LOUISE COLET

2016 
La presente nota non si propone di ricostruire la storia dei rapporti fra il grande romanziere italiano e la scrittrice francese. Questi rapporti ? anche se non docu mentati in tutti i loro episodi ? sono ormai sufficientemente conosciuti e possono essere rievocati senza difficolta, grazie alle stesse voci dei due interlocutori oltrecche ai ricordi di alcuni testimoni, indiretti ma contemporanei e molto vicini ai due pro tagonisti. Da parte di Manzoni sono note le tre lettere indirizzate a Louise Colet il 15 novem bre 1843, il 2 febbraio 1860 ed il 2 marzo dello stesso anno. La prima ? trasmessa alia destinataria tramite Octave Feuillet ? non e che un biglietto di saluti e di scuse: risposta forse tardiva (come era nelle abitudini di Manzoni) ad una lettera di Louise Colet che, purtroppo, non ci e stata conservata \ Ma la seconda, scritta durante la permanenza della poetessa francese a Milano, e successiva ai primi due incontri per sonali, ha espressioni di viva amicizia, un tono di grande cordialita e, quasi, di una affettuosa confidenza che non sono facili a ritrovarsi nella corrispondenza manzoniana di quegli anni 2. E la terza ?in risposta ad un'altra lettera di madame Colet che pregava il corrispondente di raccomandarla presso Massimo d'Azeglio, allora governatore di Milano 3 ? h ugualmente di un calore raro nell'abituale riserbo dell'epistolario di Manzoni. La premura con cui lo scrittore italiano adempie ad una richiesta in verita abbastanza indiscreta (e quante, anche meno invadenti o meno imbarazzanti, avrebbe schivato in altre circostanze!); le parole di rimpianto per la imminente partenza di Louise Colet da Milano, non hanno solo quel valore di cortesia formale, perfetta ed un poco impacciata del gran signore di razza, ma assumono quella cara intensita sen timentale di chi prova un autentico piacere nel favorire una persona arnica, e ramma rico sincero nel congedarsi da lei4. Da parte di Louise Colet sono altrettanto note le numerose pagine dell'Jfa/ie des Italiens dedicate agli incontri ed alle conversazioni in contrada Morone ed a Brusuglio col ? noble vieillard ? lombardo. La prima visita, avvenuta il 21 novembre 1859, e rievocata a lungo, con precise ed acute notazioni sulla casa del poeta, sul suo ritratto fisico e morale, sui vari temi toccati nella conversazione. Per molte pagine, Louise Colet riferisce i giudizi di carattere linguistico, letterario, politico che Manzoni ha
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