Il volto senza fine: la sofferenza della mente

2010 
Il concetto e l’esperienza umana del dolore sono cambiati nel corso della storia dell’uomo: se per gli antichi greci, cosi come anche nella Bibbia, il dolore faceva parte della vita e come tale era accettato, oggi invece esso viene rifiutato come elemento esistenziale estraneo, da eliminare il piu presto e il piu efficacemente possibile. La scienza medica ha fatto grandi passi in questa direzione, ma la possibilita di attenuare o annullare il dolore fisico non ci esime dalla necessita di riflettere sul vero senso della sofferenza, intesa come aspetto ineliminabile della condizione umana. La percezione della sofferenza dipende non solo dalle caratteristiche personali dell’individuo, ma anche dal contesto socioculturale in cui egli e inserito, variabili che condizionano anche la capacita di comprensione della sofferenza dell’altro. Quanto piu un sistema - persona o societa - e complesso, tanto maggiore sara la sofferenza da esso percepita. In definitiva, e inevitabile sia che l’uomo soffra sia che ricerchi la cancellazione della sofferenza: una dicotomia, questa, che acquista un suo senso e una prospettiva di risoluzione solo tramite l’apertura ad una dimensione piu ampia ed elevata rispetto a quella puramente fisica. In quest’ottica, la lotta - umana in generale e medica in particolare - contro sofferenza e dolore assume una connotazione non solo di utilita immediata, ma anche di importante significato ultimo.
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