Short-term outcome and survival after multiorgan resection for locally advanced colo-rectal cancer. Identification of risk factors.

2018 
: Nonostante che la resezione multiorgano (MOR) sia raccomandata nelle line guida internazionali per il carcro colon-rettale avanzato, la letteratura mostra che l’elevata morbilita e mortalita che si accompagna a questi interventi complessi rappresenta un limite al numero dei pazienti sottoposti a tale trattamento. Lo scopo del nostro studio era quello di analizzare i risultati immediati e remoti ottenuti con MOR e di analizzare i fattori potenzialmente in grado di influenzare i risultati. Si tratta di uno studio retrospettivo su una casistica comprendente pazienti trattati nella nostra struttura per cancro colon rettale avanzato, escludendo pazienti con metastasi epatiche e quelli destinati ad exenteratio pelvica. Si tratta di una casistica globale di 146 pazienti trattati tra il 2006 ed il 2010 di cui 107 sono stati utilizzati per questo studio. E stata analizzata morbilita, mortalita e sopravvivenza dopo MOR ed i fattori che potrebbero aver influenzato il decorso postoperatorio. Ebbene i fattori di rischio che hanno influenzato negativamente il decorso postoperatorio sono stati il diabete, patologie neoplastiche personali, malattie cardiovascolari associate, pregressa chirurgia maggiore, perdita ematica intraoperatoria, numero degli organi asportati. La sopravvivenza e stata influenzata negativamente dalla positivita dei margini di resezione, la presenza di metastasi linfonodali e la presenza di complicazioni nel periodo postoperatorio. In conclusione i dati di questo studio confermano la indicazione di base alla esecuzione della MOR nei pazienti affetti da cancro colon-rettale avanzato a condizione di raggiungere la condizione di R0. Tutti questi dati sottolineano l’importanza dell’esperienza della squadra chirurgica in questo tipo di chirurgia per ottenere i risultati ottimali. Questa esperienza deve comprendere il trattamento preoperatorio, la tecnica chirurgica e le cure postoperatorie. MATERIAL AND METHOD: Our study is a retrospective cohort which included patients surgically treated in our service for locally advanced colorectal cancer. We excluded patients with hepatic metastatic tumors and those who needed pelvic exenteration. Between 2006 and 2010, in our service, have been treated with MOR 146 patients, 107 being included in our study. We analysed morbidity, mortality and survival after MOR and the factors that could have influenced the postoperative course. RESULTS: Identified risk factors that negatively influenced the postoperative outcome were: diabetes, personal neoplastic pathologies, associated cardiovascular disease, history of major surgeries, intraoperative blood loss, number of resected organs. Survival was negatively influenced by positive resection margins, the presence of lymph node metastases and the presence of complications in the postoperative period. CONCLUSIONS: The data of this study support the indication for routine MOR for patients diagnosed with locally advanced colorectal cancer with the condition that R0 resection margins are achieved. All mentioned above underline the importance of the experience that the surgical team has in this type of surgeries, in order to achieve optimum results. This experience must concern the preoperative management, surgical technique and postoperative care. KEY WORDS: Colo-rectal cancer, Multi-organ resections, Risk factors.
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