La stretta correlazione tra la funzione ventricolare destra valutata all’ecografia tridimensionale e la capacità funzionale nei pazienti con cardiomiopatia dilatativa

2011 
Riassunto Obiettivi Lo scopo dello studio e stato quello di stabilire se la frazione di eiezione del ventricolo destro stimata all’ecocardiografia tridimensionale real-time (real-time 3D echocardiography, RT3DE) possa individuare i pazienti affetti da cardiomiopatia dilatativa (dilated cardiomyopathy, DCM) con capacita funzionale maggiormente compromessa al test cardiopolmonare. Materiali e metodi 55 pazienti affetti da cardiomiopatia dilatativa in fase di scompenso cardiaco cronico (eta 56,5 ± 9,1 anni; 40 maschi; 30 di eziologia ischemica; Classe NYHA III: 40) e 30 soggetti sani di controllo sono stati sottoposti attraverso RT3DE all’analisi sia del ventricolo sinistro sia del ventricolo destro. Dopo aver acquisito le immagini, il software post processing ha elaborato i dati della RT3DE relativi all’indice di dissincronia sistolica (systolic dyssynchrony index, SDI) dei 16 segmenti del ventricolo sinistro e ha registrato, inoltre, la frazione di eiezione del ventricolo sinistro e del ventricolo destro. La risonanza magnetica cardiaca e stata effettuata in un sottogruppo di 20 pazienti affetti da cardiomiopatia dilatativa per confermare le misurazioni ottenute mediante RT3DE. Tutti i pazienti con cardiomiopatia dilatativa sono stati inoltre sottoposti a test cardiopolmonare, condotto al cicloergometro, per la misurazione di VO 2 di picco (espresso come percentuale del valore predetto), soglia anaerobica (VE/VCO 2 slope) e circulatory power (CP). Risultati Nei pazienti dilatati la frazione di eiezione media era pari a 29,8 ± 4,6%. Il valore di SDI del ventricolo sinistro valutato alla RT3DE era 8,4 ± 4,2 e la frazione di eiezione del ventricolo destro era 51,3 ± 4,6%. Al test cardiopolmonare il valore medio di VO 2 di picco era 15,2 ± 4,4 mL/kg/min, mentre quello di CP era 2,1 ± 0,8. Attraverso l’analisi univariata, la frazione di eiezione del ventricolo destro e risultata direttamente proporzionale al VO 2 di picco (%) (r = 0,55; p  2 slope (r = –0,42; p  2 di picco (%) misurato al test cardiopolmonare. Conclusioni Nei pazienti affetti da cardiomiopatia dilatativa la riduzione della funzione sistolica del ventricolo destro e associata in maniera indipendente a una peggiore tolleranza all’esercizio fisico aerobico.
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