Il Cervello relazionale
2018
Le nuove scoperte delle Neuroscienze confermano che l’attivita principale del nostro cervello e quella di modificare, attraverso l’esperienza, continuamente se stesso e, perfino in eta avanzata, e possibile migliorare le prestazioni cognitive stimolando e coinvolgendo nuovamente i sistemi neuro modulatori che ne controllano l’apprendimento. Il titolo del libro il Cervello Relazionale, vuole quindi sottolineare l’importanza delle relazioni come elementi fondamentali della struttura e del funzionamento cerebrale, alla base della creazione di una “matrice intersoggettiva”, la mente soggettiva cioe, che si sviluppa dal dialogo costante tra intenzioni, stati affettivi, desideri e pensieri altrui (Lavelli M., 2007). Grazie al contributo delle Neuroscienze e stato inoltre possibile dimostrare come la psicoterapia svolga un ruolo importante in merito alla plasticita; tale evidenza ha permesso di superare, nella pratica clinica, l’interpretazione dei disturbi psicopatologici secondo la dicotomia “problema psicologico- problema biologico”. Nella relazione che cura il biologico incontra e modifica lo psichico e viceversa in un complesso sistema di dinamiche interdipendenti.
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