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Diagnosi delle patologie

2008 
1 La dermatite atopica (DA) e senza dubbio il primo, in ordine di tempo, delia sequenza di eventi clinici (la cosiddetta mar da atopica) che possono condurre alla espressione di quadri clinici respiratori come l’oculorinite e/o l’asma bronchiale: sembra quindi costituire il fattore di rischio principale per questo tipo di evoluzione. Alla luce di questa evidenza, e assolutamente necessario un approfondimento allergologico al fine di identificare allergeni e/o apteni in grado di influenzare il decorso delia DA. 2 La valutazione delia costituzione atopica puo essere effettuata attraverso esami in vivo mediante i test cutanei (essenzialmente lo skin prick test, SPT) oppure in vitro (Radio Allergo Sorbent Test, RAST; IgE totali sieriche; conta degli eosinofili). 3 La negativita dello SPT e del RAST ed il basso livello di IgE totali ed eosinofili periferici sono caratteristici delia cosiddetta DA intrinseca, il cui meccanismo fisiopatologico non e IgE-mediato; numerosi studi dimostrano che questa forma non presenta le caratteristiche immunoallergologiche dell’atopia, e che i bambini che ne sono affetti a 2 anni hanno un rischio significativamente inferiore di sviluppare asma rispetto a coetanei con DA gia sensibilizzati [1]. 4 La presenza di IgE totali elevate (> 30 kU/L) nei primi 2 anni di vita, la positivita di IgE specifiche per alimenti nei primi 36 mesi di vita e per allergeni inalanti (RAST con valori > 0.35 kU/L, metodo UniCAP System), l’eosinofilia periferica (> 400/mm3) caratterizzano la DA estrinseca, IgE mediata, che esordisce pio precocemente e dove una iniziale sensibilizzazione ad alimenti e seguita spesso da sensibilizzazione ad aeroallergeni [1]. E’infatti stata dimostrata la fondamentale importanza della sensibilizzazione ad aeroallergeni a 2 anni quale fattore di rischio per lo sviluppo di asma a 5 anni [2]. 5 Bisogna considerare che, nella progressione da DA ad asma, intervengono inoltre altri fattori di rischio: 1a familiarita per atopia, l’esordio precoce della DA (prima dei 2 anni di vita), la gravita della DA, l’esposizione del bambino al fumo passivo 6 Oculorinite: 1a diagnosi allergologica e di primaria importanza nella precisazione diagnostica della rinite allergica. A questo scopo i test cutanei devono essere considerati indagini diagnostiche di primo livello per 1a facile esecuzione, sensibilita e specificite, immediatezza del risultato e costo economico contenuto. Se la positivita dei test cutanei concorda con Panamnesi e il quadro clinico, 1a diagnostica allergologica si puo considerare virtualmente esaurita. L’esame obiettivo condotto col rinoscopio anteriore puo essere utile quale indagine di prima istanza. I test di provocazione nasale e congiuntivale con Pallergene specifico o con stimoli non specifici (chimici, fisici, farmacologici) difficilmente vengono eseguiti in eta pediatrica e vanno presi in considerazione in casi selezionati. Lo studio citologico del secreto nasale per la ricerca degli eosinofili nasali puo costituire un ulteriore gradino nella diagnosi allergologica. Nel pannello di esami strumentali andra sempre prevista Pesecuzione di un esame spirometrico, in quanto molto spesso la rinite allergica precede lo sviluppo di asma bronchiale. Indagini di stretta competenza otorinolaringoiatrica sono Pendoscopia nasale, 1a valutazione della funzione olfattiva, la rinomanometria, la rinometria acustica e l’esame audiometrico ed impedenziometrico [3].
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