Laparoscopia ginecologica isobarica e laparoscopia con CO2 pneumoperitoneo a confronto

2009 
Nel nostro reparto il 60% degli interventi ginecologici si esegue in laparoscopia. Questa nuova tecnica, gradita sia alle pazienti che ai medici, ha permesso di ridurre i giorni di degenza ed i costi per la nostra Azienda Sanitaria. Dal 2006 abbiamo introdotto l'uso della laparoscopia isobarica e mista. Negli anni 2007 e 2008 abbiamo arruolato 164 pazienti, 90 sottoposte a laparoscopia iperbarica con CO2 e 74 a laparoscopia isobarica (LaparoTenser Lucini, Milano). Abbiamo considerato solo pazienti con rischio anestesiologico ASA I-II. Abbiamo studiato interventi laparoscopici per patologia benigna; abbiamo valutato l'eta media delle pazienti, il BMI, i pregressi interventi, la degenza media, le complicanze intra-operatorie, post operatorie precoci e tardive, l'uso di analgesia e il dolore post-operatorio. Il secondo controllo e stato fatto ad un mese dalla dimissione. Nella nostra esperienza entrambe le tecniche si sono dimostrate adeguate per gli interventi eseguiti. Non sono state notate differenze significative per complicanze, difficolta tecnica e risultati estetici. La durata degli interventi e stata sovrapponibile. La laparoscopia isobarica con LaparoTenser permette di utilizzare alcuni strumenti chirurgici laparotomici. L'accesso alla cavita peritoneale in open, con parete addominale sollevata dal LaparoTenser assicura una maggior sicurezza. L'apertura della vagina nell'isterectomia non necessita di ausili per evitare la fuoriuscita di CO2. Si possono eseguire interventi in anestesia spinale. L'impegno dell'anestesista per mantenere un compenso cardio-polmonare e renale e meno gravoso. Ci sembra che l'utilizzo del LaparoTenser renda l'intervento piu sicuro per la paziente e per il chirurgo.
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