Il dosaggio delle metanefrine nella diagnosi del feocromocitoma: vantaggi clinici e problematiche di laboratorio

2010 
La diagnosi di feocromocitoma si basa sui risultati di laboratorio. Benche il quadro clinico dipenda dall’azione delle catecolamine liberate dal tumore, il marker diagnostico piu sensibile risiede nel dosaggio delle metanefrine. Questi metaboliti delle catecolamine si formano infatti all’interno del tessuto tumorale in modo continuo e vengono rilasciati in maniera costante, a differenza delle catecolamine, la cui liberazione e episodica. E per tale motivo che il dosaggio delle metanefrine comporta una bassissima incidenza di falsi negativi ed e il test da richiedere nel sospetto di feocromocitoma. Le metanefrine (metanefrina e normetanefrina) possono essere misurate nel plasma o nelle urine delle 24 ore. Il dosaggio plasmatico si accompagna alla facilita di raccolta del campione e a una maggior specificita, ma risulta piu problematico per i bassi livelli di metanefrine circolanti. Il dosaggio nelle urine, dove le concentrazioni sono maggiori, risulta piu facile, ma e meno specifico per possibili interferenze alimentari e comporta il problema della corretta raccolta del campione. A tutt’oggi esistono metodi di dosaggio immunologici, metodi in high performance liquid chromatography (HPLC) con detector elettrochimico o fluorimetrico e in spettrometria di massa tandem (LC-MS/MS). I primi, di piu facile esecuzione, non sembrano offrire sufficiente accuratezza. Le misure in HPLC offrono risultati analitici migliori. La LC-MS/MS costituisce il gold standard e si avvia ad essere la misura di riferimento nel prossimo futuro.
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