Tecniche di ricostruzione pelviperineale
2015
Il perineo e una regione di confine difficile da ricostruire a causa del suo ruolo funzionale ed estetico. La presenza degli organi genitali esterni e dell’uretra rende questa zona anatomica particolarmente complessa da ripristinare. I rischi di disgiunzione cicatriziale e di infezione sono, d’altronde, aumentati dalla prossimita dell’ano. La gestione di una perdita di sostanza perineale deve prendere in considerazione quattro parametri chiave: l’eziologia, lo stato generale del paziente, la localizzazione e le dimensioni del difetto tissutale. E spesso indicata una gestione multidisciplinare che fa ricorso, a seconda delle esigenze, agli infettivologi, agli oncologi e ai chirurghi digestivi e agli urologi o ai ginecologi. Le tecniche di copertura e di riempimento delle perdite di sostanza perineali si sono ampiamente evolute negli ultimi anni. La cicatrizzazione in seconda intenzione e ancora indicata in mancanza di soluzioni migliori, in caso di infezione acuta o quando nessun trasferimento tissutale e soddisfacente. Gli storici lembi muscolocutanei di retto addominale e di gracile sono sempre molto utili per le dilacerazioni importanti, ma subiscono ormai la concorrenza dei lembi fasciocutanei di vicinanza piu semplici e piu rapidi da realizzare, cosi come dei lembi perforanti piu rispettosi della funzione muscolare. Il lembo a petalo di loto e il lembo fasciocutaneo pudendo centrati sui rami terminali dei vasi pudendi interni sono particolarmente interessanti per la loro semplicita e la loro efficacia. Essi forniscono una soluzione alla maggior parte delle perdite di sostanza piccole o medie della regione. I lembi perforanti peduncolati provenienti dall’addome, dalla regione glutea o dalla faccia anterolaterale della coscia sono piu impegnativi sul piano tecnico. Essi sono, dunque, utilizzati in seconda intenzione.
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