Towards the integration of neural mechanisms and cognition in biologically inspired robots
2013
Come l'intelligenza emerge dal cervello umano e ancora un problema
aperto per la comunita scientifica.
Comprendere come i meccanismi neurali del cervello permettano il
sorgere degli aspetti cognitivi e uno dei piu interessanti e dibattuti
argomenti nel campo delle neuroscienze.
I comportamenti intelligenti potrebbero emergere come giusto
bilanciamento tra diversi fattori, quali: il cervello, il
corpo, i sensori, i meccanismi di attuazione,
e l'ambiente in cui e immerso il soggetto.
Nonostante non ci siamo prove conclusive che l'interazione
tra le sopracitate componenti sia condizione necessaria e
sufficiente per l'emergere dell'intelligenza, la teoria
proposta e promettente.
Al di la della grande rilevanza scientifica di questo argomento,
la naturale applicazione di questi studi e la robotica.
Negli ultimi decenni sono stati portati avanti numerosi progetti
di ricerca il cui obiettivo era di sviluppare macchine intelligenti,
inspirate da studi neuroscientifici.
Ne segue che la progettazione puo riguardare sia la parte meccanica
del robot, sia la parte di elaborazione delle informazioni.
Se la progettazione di parti meccaniche ispirate dalla natura
e ancora un compito ragionevolemente risolvibile, questo
diventa piu complitato nel momento in cui si voglia modellare
il cervello sia per il controllo del robot che per
l'emergere di aspetti cognitivi.
Il campo della robotica bioinspirata e un campo di
ricerca molto attivo, e diverse soluzioni sono state proposte,
dall' evolutionary robotics alla
developmental robotics.
Tuttavia, una soluzione, che incorpori nello stesso modello neurale
sia gli aspetti cognitivi che gli aspetti di basso livello
per il controllo del corpo, e ancora mancante.
In questa tesi viene proposto uno studio comprensivo di diversi
meccanismi neurali, elicitandone punti di forza e di debolezza.
Primo, ho proposto diverse architetture neurali che modellano
aree corticali afferenti al percorso visivo dorsale,
il cui compito principale e risolvere il problema del raggiungimento
degli oggetti percepiti attraverso il sistema visivo.
Secondo, ho confrontato i modelli sopracitati per proporre un
framework computazionale comune che incorpori quei principi
computazionali diffusi in tutte le aree del cervello.
Un esempio di questi principi computazionali e il cosidetto
population coding.
Terzo, ho sviluppato una architettura cognitiva biologicamente
inspirata. L'architettura sviluppa un livello cognitivo
intermedio, facendo da ponte tra i meccanismi computazionali
di basso livello e il ragionamento simbolico.
Questa architettura e in grado di apprendere nuovi obiettivi
e comportamenti basandosi sull'interazione di alcune aree
cerebrali, quali: il talamo, la corteccia, e l'amigdala.
Infine, viene proposta una roadmap per lo sviluppo di una
architettura biologicamente inspirata che tenga conto sia
degli aspetti computazionali di basso livello che degli
aspetti cognitivi.
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