Volenti non fit iniuria. Considerazioni sul concetto di diritto in Francisco de Vitoria
2011
A partire dagli anni settanta del secolo scorso gli studi sul pensiero di Francisco de Vitoria si soffermano con insistenza sui rapporti che intercorrono fra la sua dottrina giuridica e quella di Tommaso d’Aquino. Alcuni ritengono che gli influssi della tradizione volontarista abbiano indotto il domenicano spagnolo ad elaborare un’articolata teoria del diritto soggettivo abbandonando di conseguenza la teoria “classica” e tommasiana del diritto propriamente inteso come “cio che e giusto”. Altri dubitano che nell’opera teologica di de Vitoria sia effettivamente contenuta una teoria del diritto soggettivo e percio solo concludono che la sua dottrina giuridica non si discosta in modo rilevante da quella di Tommaso. Gli uni e gli altri, tuttavia, muovono nelle loro ricerche da un particolare concetto di “diritto soggettivo”, senza tenere conto dei molti altri in uso nel lessico giuridico e politico contemporaneo. Pare dunque opportuno operare innanzitutto una sommaria ricognizione di tali concetti in modo da elaborare un paradigma interpretativo piu ampio, adeguato a sottrarre la dottrina giuridica di Francisco de Vitoria ad una lettura riduttivamente binaria. L’applicazione di tale paradigma rivelera, in effetti, la presenza nella sua opera di una teoria articolata del diritto soggettivo che, tuttavia, non e di per se incompatibile con il concetto “classico” di diritto e che, anzi, appare per piu versi dedotta proprio da tale concetto.
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