Notizie intorno alle fonti di alcuni motivi satirici ed alla loro diffusione durante il Rinascimento

2016 
1. Influsso lucianesco sulla rappresentazione figurata o simbolica della eorte. Luciano, nel trattatello E TS?N E 2 0 (? 1?2), avverte l'amico Timocle, desideroso di far vita beata presso i Grandi, che la Corte si deve considerare come un oceano tempestoso, onde non si esce, se non a modo di naufrago, e che infuria con mol teplici flutti. Noto, come cotesta imagine, pi? o meno ampiamente svolta, ma sempre in se stessa identica, ritorni abbastanza spesso negli scritti satirici del Rinascimento (cfr. Alain Chartier, Le Curial, Halle, 1899, ?19; EneaSilvio, De Miseriis Curialium, in Epistolae et varii tractatus, Lugduni, MCCCCCXVIII, n? CLXVI [verso il fine] ; Paolo Rosello, Dialogo de la vita de' Cortegiani, in Due Dialoghi ecc. Venezia, 15491); Alex. Barclay, Ecloga III, in CertameEcloges, Printed for the Spenser Society, 1885, p. 282). [Pubi, of the Spenser Society, n?39]; Antonio de Guevara, Menosprecio de Corte, Madrid, 1673, p. 25; John Barclay, Satyricon, Lipsiae, MDCXXIIX, p. 5733); e sopra tutto, come appaia motivo dominante nel libello di Ulrich Hutten contro le corti (Misaulus, in Opera quae reperiri potuerunt omnia, Lipsiae, MDCCCLXH, IV, p. 45 e seg.; cfr. R. F?rster, Luci?n in der Renaissance, in Archiv f. Literaturgeschichte, XIV, 1886, p. 344).
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