Treatment of osteochondral lesions in acetabular fractures. Preliminary results

2013 
Ricevuto il 28 maggio 2013 Accettato il 7 giugno 2013 riAssunto Il trattamento delle fratture di acetabolo deve essere mirato al raggiungimento di una riduzione anatomica della frattura, di una sintesi stabile, ad una precoce mobilizzazione dell’arto ed alla sopravvivenza dell’articolazione coxo-femorale. Il termine “lesioni osteocondrali da impatto” indica un frammento osteocondrale singolo o pluriframmentario, ruotato o depresso, all’interno dell’osso spongioso impattato. Dal 2010 al 2012 abbiamo trattato una serie di 16 pazienti con fratture di acetabolo. 10 uomini e 6 donne, di eta media 45 anni (range 22-71 anni); di questi, 6 presentavano frammenti impattati. Il follow-up medio e di 1,8 anni (range 1-2,5 anni). I risultati preliminari mostrano riduzione anatomica in 13 dei 16 pazienti trattati, con ottimi risultati in 13 pazienti, buoni in 2 e cattivi in 1 paziente. Dei 6 pazienti che presentavano frammenti osteocondrali da impatto abbiamo ottenuto una riduzione anatomica in 4 e buona in 2. Nel trattamento delle fratture acetabolari i frammenti osteocondrali da impatto rappresentano un grave danno articolare dell’anca e possono condurre ad una precoce artrosi post-traumatica, se non adeguatamente trattati. La diagnosi radiografica di questa lesione e possibile grazie all’esame TC, ma il trattamento chirurgico e la riduzione anatomica dei frammenti possono essere molto complicati.
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