Processi isomorfici, innovazione e cambiamento

Obiettivo . Il lavoro, al fine di contribuire al dibattito sull’innovazione, propone la lettura del tema secondo la matrice ‘situazionista’, focalizzando l’attenzione sulle dinamiche intra ed inter organizzative che aprono al cambiamento e avviano processi di istituzionalizzazione. Metodologia . Il lavoro, di taglio teorico, affronta il tema in ragione dell’integrazione tra approccio politico e approccio neo-istituzionalista. L’analisi dei processi di cambiamento e innovazione appare di fatto legata alle strategie dei differenti attori, alle relazioni di potere che tra essi si creano, pur nei limiti posti alla liberta degli stessi dal quadro istituzionale pro-tempore definito. Risultati . Il cambiamento e l’innovazione risultano essere frutto - solo in parte intenzionale - dell’azione strategica di una coalizione pro-tempore dominante. In questo quadro le condotte isomorfiche assumono ruolo rilevante nel rapporto circolare tra innovazione e cambiamento. Implicazioni pratiche . La rilettura dei processi di cambiamento ridimensiona la portata dei modelli predittivi di valutazione, progettazione e implementazione dell’innovazione e si riflette sulle competenze richieste al manager. Quest’ultimo non puo che puntare su capacita di lettura del contesto competitivo e istituzionale, al fine di orientarsi nelle fitte trame del cambiamento organizzativo. Limiti della ricerca . La matrice epistemologica situazionista, nel puntare a una visione piu concreta e vicina alla realta del fenomeno, priva l’operatore e lo studioso del ‘rassicurante’ scenario delle pratiche prescrittive sull’innovazione. Originalita del lavoro . La lettura del cambiamento e dell’innovazione, attraverso l’integrazione tra approccio politico e neo-istituzionalista, fa emergere elementi del processo innovativo poco considerati, o deliberatamente trascurati, dalla letteratura prevalente.