Prospettive familiari sul disturbo di personalità borderline
2010
Un primo incontro con il disturbo di personalita borderline (DPB) lascia traballanti: una chiamata dal Pronto Soccorso o da un counselor a senoia o all’universita, un colpo alla porta nel mezzo della notte con un grido di aiuto. Dal momento che le emozioni e le azioni possono sopraffare, e lo fanno, familiari e amici loro stessi possono sperimentare in maniera simile delle mini-crisi. Costoro, allora, fanno domande come, ad esempio, “Perche non lo sapevamo?”; “Che cosa avremmo potuto fare?”; “Che cosa succede ora?” e “Dove andremo a finire da qui?”. Spesso i familiari hanno reazioni opposte, che vanno dalla negazione della gravita della situazione fino all’assunzione di posizioni empatiche e di comprensione. Ma l’ultima cosa di cui le persone la cui vita sta cadendo a pezzi hanno bisogno e che i loro cari inizino a fare lo stesso.
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