L'antichità greco-romana
1986
Si compie un breve bilancio della odierna ricerca per precisare la problematica e la situazione attuale di essa, non soltanto sui divieti matrimoniali nel mondo greco e romano, ma sui sistemi della parentela e sulla storia della famiglia nell'antichita. La recente ripresa di approcci socio-antropologici, specialmente per il mondo greco, va precisando i rapporti tra la polis e la parentela (con la posizione della donna). Il suo peso, la trasmissione agnatizia e funzione politica di essa, sono limitati, e assente una regola di esogamia, manca solidarieta automatica e obbligatoria cooperazione, anche nella sfera privata. Ne derivano relativita di divieti e di consuetudini esogamiche, isolamento e conflittualita nella famiglia nucleare e sue relazioni intime. Per l'antichita romana sono presenti nelle fonti letterarie e giuridiche divieti matrimoniali molto minuziosi, di prima e seconda istanza, complicati e allargati dall'influenza del cristianesimo. Non c'e tuttavia certezza sul valore testimoniale e sulla qualita ideologica delle fonti, e quindi sulla realta, specialmente per la Roma arcaica e classica. La ricerca moderna e scarsa, e solleva discussioni, anche per l'uso frettoloso e talvolta confuso di modelli e strumenti d'indagine. Rimane sicuro soprattutto il divieto di incesto, pur nel mutare della sua categoria nel tempo, e lo stretto nesso tra civitas e famiglia nucleare, che ne condiziona l'evoluzione.
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